Argentarola: la più alta biodiversità nel mare toscano

Il 2010 è stato proclamato dall’ONU “Anno Internazionale della Biodiversità”. Per biodiversità si intende l’abbondanza delle specie viventi che popolano un determinato ambiente, che può essere un semplice habitat, un ecosistema, l’intera biosfera, etc. In termini ecologici un’alta biodiversità, quindi un alto numero di specie, indica un habitat in buone condizioni, che in ambiente marino implica, per esempio, acqua pulita e disponibilità di cibo.

Alla fine dello scorso anno è stato pubblicato l’Atlante della Biodiversità Marina in Toscana (BioMarT) nel quale sono stati inseriti i dati raccolti in tre anni di studi, condotti lungo le coste toscane allo scopo di fornire indicazioni, che potranno essere utilizzate come base per stabilire alcuni criteri per l’istituzione di Siti di Interesse Comunitario (SIC) o Aree Marine Protette (AMP).

Il progetto, finanziato dalla Regione Toscana, aveva come obiettivi principali quelli di censire la biodiversità marina, individuare siti di elevato interesse conservazionistico, valutare le biocenosi vulnerabili e le specie rare, e fornire, per la prima volta, un archivio georeferenziato delle specie marine e dei diversi habitat.

Il sito dell’Argentarola è risultato quello con la più alta biodiversità tra tutte le aree campionate lungo la costa e addirittura l’area più diversa, in termini di specie bentoniche animali, delle stesse isole protette nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Sulla base di questi risultati, quindi, i ricercatori, che hanno effettuato questi studi, suggeriscono che presso l’area dell’Argentarola e delle coste a questa limitrofe venga applicata un’alta forma di protezione.

Anche noi dell’Accademia Mare Ambiente abbiamo da tempo dichiarato il grande valore di questo sito e riteniamo che debba essere valorizzato anche per fini turistici adottando idonee regole di fruizione. Per questo nel 2008 abbiamo realizzato un video (visibile in questo articolo) che mostra tutte le meravigliose forme di vita che popolano la parete rocciosa sommersa dell’Argentarola, nonchè la stupenda grotta carsica che si trova a pochi metri di profondità.

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