“Un laboratorio del Mare Nostrum”: l’attività didattica si sposta in mare

19Si sta svolgendo in questi giorni e si protrarrà fino al 19 Maggio 2010 il programma di educazione ambientale dal titolo “Stili di vita e comportamenti per uno sviluppo sostenibile”, previsto nell’ambito del progetto “Le chiavi della città” organizzato dal Comune di Firenze. L’evento, che viene riproposto ogni anno dal 2002 e che ha coinvolto una media di 650 partecipanti all’anno, vede come protagonisti i ragazzi delle scuole medie del Comune di Firenze.

Le attività di biologia ed ecologia marina “Un laboratorio del Mare nostrum” proposte dall’Accademia Mare Ambiente, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e l’Assesorato alla Pubblica Istruzione di Firenze, mirano a far conoscere ai ragazzi ed insegnanti la biologia e l’ecologia del nostro mare, l’importanza della sua salvaguardia e le problematiche che lo affliggono come l’inquinamento e il cattivo sfruttamento delle sue risorse. Questa iniziativa si propone di dare la possibilità a tutti gli studenti di effettuare un percorso didattico composto da una esperienza pratica in mare ed una teorica relativamente alla Biologia ed Ecologia Marina del Mare Mediterraneo.

La giornata didattica è così articolata: appena arrivati i ragazzi possono assistere ad una visita guidata-lezione all’Acquario di Porto S.Stefano tenuta dai i naturalisti e i biologi dell’Accademia Mare Ambiente. Segue, poi, un’esperienza pratica in mare sulle navi della Vegastar srl, la società armatrice de “Le Crociere del Sole”. Dopo una breve crociera nelle acque del Promontorio, gli studenti possono assistere all’immersione dei subacquei dell’AMA, muniti di telecamera, direttamente sugli schermi della nave, mentre i naturalisti e i biologi marini presenti a bordo spiegano ai ragazzi cosa stanno vedendo, fornendo loro semplici nozioni di biologia ed ecologia marina e di comportamento animale.

I subacquei inoltre, indossando una particolare maschera detta “gran facciale”, sono anche in grado di parlare con le persone a bordo e quindi di rispondere direttamente alle domande poste dai ragazzi.

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