di Francesca Birardi
I Cavallucci marini, detti anche Ippocampi, sono pesci ossei appartenenti all’ordine dei Singnatiformi e famiglia dei Singnatidi. Sono pesci generalmente piccoli dal carattere schivo e timido, ed hanno la particolarità di avere una bocca a forma di tubo, all’interno della quale non ci sono denti.
Le loro doti mimetiche li rendono difficilissimi da individuare nelle praterie di Posidonia o nelle alghe fra le quali si nascondono; a causa della loro lentezza nei movimenti, infatti, riescono a sfuggire dai predatori solo nascondendosi.
I cavallucci prestano cure parentali alla loro prole, in particolare è il maschio a possedere un’apposita sacca per l’incubazione delle uova. A seconda della specie vengono deposte fino ad un massimo di 1200 uova, grandi circa due millimetri ciascuna; la schiusa avviene dopo qualche giorno o qualche settimana.
I cavallucci marini sono stati inseriti nelle liste delle specie marine protette in Italia, poichè sono a rischio esitinzione.
Nell’Acquario di Porto S. Stefano potete ammirare alcuni piccoli ippocampi nascosti tra le alghe nella vasca posta davanti a quella che rappresenta il piano Infralitorale superiore.