Da qualche mese a questa parte all’Acquario Mediterraneo dell’Argentario è in corso una sperimentazione sul Corallo nero condotta dalla dott.ssa Francesca Scoccia, del gruppo di ricerca coordinato dalla prof.ssa Elda Gaino dell’Università degli Studi di Perugia.
In particolare, l’obiettivo dello studio è quello di riuscire a studiare le fasi larvali del ciclo vitale di questa specie, cercando di allevarla, per la prima volta in Italia, in vasca.
Di seguito riportiamo una scheda per conoscere meglio la specie, curata dalla dott.ssa Scoccia.
Classe: Antozoi
Sottoclasse: Esacoralli
Ordine: Antipatharia
Famiglia: Myriopathidae
Nome scientifico: Antipathella subpinnata
Habitat: fondali rocciosi e substrati duri
Profondità: dai 50 m ai 100 m (dati storici riportano anche – 500m)
Dimensioni: supera il metro di altezza
Caratteristiche: costruisce colonie ramificate di forma arborescente. Il nome comune di corallo nero deriva dalla presenza di uno scheletro di natura proteica di colore nero che nelle colonie vive non è possibile vedere perché ricoperto dai tessuti. Questi ultimi, tuttavia, hanno un colore bianco/trasparente che permette di intravedere l’asse scheletrico all’interno. L’asse del corallo nero, nelle specie tropicali, viene utilizzato come materiale per la costruzione di gioielli. Per questo motivo oggi tutte le specie di corallo nero sono considerate protette e incluse nella lista C.I.T.E.S. Le colonie di Antipathella subpinnata sono costituite da polipi caratterizzati da 6 tentacoli. Questa caratteristica li rende unici e inconfondibili all’interno del gruppo degli esacoralli. A differenza di molti altri coralli, il corallo nero non contrae simbiosi con alghe simbionti, proprio per questo motivo non necessita di luce (indispensabile per la fotosintesi delle alghe) e può colonizzare il substrato roccioso a grandi profondità. Antipathella subpinnata ha una distribuzione Atlantico-Mediterranea e rappresenta una componente bentonica comune dell’habitat che caratterizza la zona più profonda, poco illuminata, del circalitorale. In Mediterraneo vivono altre quattro specie di corallo nero che hanno una distribuzione batimetrica molto più profonda rispetto a quella di Antipathella subpinnata.
Possibili confusioni: comunemente, in Mediterraneo, il corallo nero (Antipathella subpinnata) viene confuso con la Savalia savaglia (ormai nota come Gerardia savaglia), ovvero il falso corallo nero. La confusione deriva dal fatto che anche quest’ultima specie presenta uno scheletro corneo di colore nero. Aldilà delle numerose differenze, non ultimo il colore delle colonie, le due specie possono essere facilmente identificate mediante l’osservazione di due caratteri.
Il primo riguarda i polipi:
– Antipathella subpinnata: sei tentacoli
– Savalia savaglia: numerosi tentacoli
Il secondo carattere riguarda lo scheletro:
– Antipathella subpinnata: scheletro provvisto di caratteristiche spine
– Savalia savaglia: scheletro liscio.
Spesso la confusione tra il vero corallo nero e il falso corallo nero è accentuata dal fatto che entrambi presentano analoghe caratteristiche ecologiche e possiamo quindi trovarli nei medesimi ambienti.
Vasche Acquario: il corallo si trova nella vasca degli invertebrati e in una delle quattro vasche del piano di osservazione nella stanza a destra dell’ingresso. Nella vasca sono in corso esperimenti per lo studio della riproduzione del corallo nero. Sono ospitate 4 colonie femminili e 1 colonia maschile. Le colonie sono tipicamente a sessi separati.
[nella foto: colonie di corallo nero in vasca all’Acquario Mediterraneo dell’Argentario]